mercoledì 29 aprile 2009

Se sei incinta ti fanno fuori

ROMA - Laetitia Casta, a 31 anni, sta per diventare madre per la terza volta. Dopo Sahteene, 8 anni, avuta da una storia precedente, e Orlando, 2, figlio dell’attore Stefano Accorsi, che è anche il padre del bambino che arriverà in estate. «Nel cinema, che sembra un posto di persone con la mente aperta, non puoi dire che aspetti un bambino, altrimenti ti buttano fuori. Quando sono rimasta incinta di Orlando - ha dichiarato al settimanale Vanity Fair, in edicola mercoledì - mi hanno tolto la parte. Da allora, però, mi sono fatta furba: la Bardot l’ho fatta che ero già in gravidanza. L’ultimo giorno, ho detto: "Sono incinta, ciao!", e me ne sono andata».
«MI FERI'» -Non ricorda il nome della regista che la cacciò. «Ero proprio all’inizio, e non avevo pancia. Ne parlammo al telefono, mi disse: "Mi dispiace, ma sei fuori". Mi ferì molto, per il modo in cui me lo disse, e perché era una donna. Una mamma, anzi, perché ha un figlio anche lei». Ha finito di girare da poco Serge Gainsbourg, vie héroique, il film dove interpreta Brigitte Bardot. «L’ultimo film che ho girato è la storia della vita di Gainsbourg. Lui e la Bardot ebbero una storia. Non durò molto, pochi mesi. Di notte, a letto, scriveva canzoni d’amore per lei, - prosegue - che dormiva al suo fianco. Per me, non è stato un impegno lungo: solo cinque giorni sul set. L’ho fatto con gioia e con molta leggerezza, come un bambino che gioca ai cowboy, come si indossa un vestito. Intanto assomigliare alla Bardot è impossibile. Lei è unica». «Quando mi hanno proposto di interpretare la sua parte, le ho chiesto di incontrarci. Mi ha detto d’accordo, poi però non si è sentita bene. Così mi ha chiamata al telefono, - spiega - abbiamo parlato a lungo. Mi ha molto ispirata. È stata generosa. Avevo bisogno della sua approvazione». Di recente, ha girato anche un altro film, Visages.«Che sarà in competizione a Cannes. Dove tra l’altro faremo un’uscita sul tappeto rosso con il cast di Gainsbourg». E proprio mentre girava Visages è rimasta incinta. «Mentre giravo, recitavo anche a teatro. Di giorno ero sul set, di notte sul palco. Non dormivo mai... e sono rimasta incinta. Il regista mi ha chiesto: "Ma dove lo hai trovato il tempo?"».


Tratto da http://www.corriere.it/ del 28 aprile 2009

venerdì 17 aprile 2009

Un’ora di me, di noi

"È calata la sera.
Il tg è iniziato da una diecina di minuti. Crisi economica, politica... L’Italia in crisi. Il mondo in crisi.
Siamo finalmente rientrati dal lavoro. Il nostro fare è lo stesso di sempre. Apparecchiare, cucinare, cenare. Quindi sparecchiare, lavare, riordinare. Infine toilette, pigiamino, divano. Anche il nostro dire a volte tradisce una certa familiarità.
Come è andata oggi?
Che danno in tv?
Il computer è mio!
Gesti e parole talmente usuali da rimanere intrappolati in specifiche frazioni spazio-temporali. Istanti che vanno e vengono come fantasmi. Ne avverti la presenza benché manchino di consistenza. E ti sorge il dubbio: “ma questo momento non l’ho già vissuto? Beh.... non importa”.
Siamo sposati solo da un anno e 6 mesi. Niente figli per adesso. Siamo ancora giovani in fondo! Io 25, lui 31. E poi c’è l’incognita casa. Speriamo di comprarne presto una tutta nostra.
Magari adesso starete pensando: “che monotonia!”
Sarà! Eppure durante tutta la giornata il mio cuore brama questa routine.
Il calore di un abbraccio, di un bacio, di una carezza. Sentiti, donati, ricambiati.
La tranquillità di abbandonare la frenesia delle ore precedenti. Stop al rincorrere delle lancette.
Sguardi inconsapevolmente attenti all’altro. Visi stanchi ma distesi. Stop ai convenevoli.
Oggetti che ci appartengono. Emozioni. La sicurezza di ciò che abbiamo voluto, costruito, con convinzione.
Nessun’altra necessità.
Liberi.
Liberi da impegni.
Liberi da pensieri.
Liberi di essere.
Almeno io, in quest’ora, vivo la vita che sognavo da bambina."


Così scorreva la mia vita fino a qualche settimana fa... Nell'attesa di quei momenti. Adesso alcune cose stanno per cambiare (in meglio) e posso godere veramente di altre ore.

sabato 11 aprile 2009

Buone nuove!

Ben presto tornerò a raccontarvi di me, di quanti mi scrivono, e del mondo del lavoro da "maleoccupati". Intanto vi anticipo che ho iniziato a lavoricchiare nel mio settore, il giornalismo, con non poche soddisfazioni.
A presto e Buona Pasqua a tuuti.