venerdì 26 febbraio 2010

Non di solo giornalismo posso vivere!

Sto cercando di ritrovare me stessa, tra le mille cose in programma ogni giorno e altrettante rinviate per mancanza di tempo. Adesso che faccio il lavoro per cui ho studiato, che tanto ho desiderato, mi manca ancora qualcosa. Provo la spiacevole sensazione di sentirmi satura, priva di soddisfazioni concrete. Per arrivare al traguardo di "giornalista" (virgolettato perchè non ancora iscritta all'albo), ho dovuto aspettare, mettermi alla prova per dimostrare le mie doti, nell'illusione che mi bastasse raggiungere quest'obbiettivo per essere realizzata. In verità aspiro a dell'altro. Non basta scrivere righe e righe di notizie, informazioni ed eventi, per poter dire ce l'ho fatta. Almeno a me, questo non basta. È necessario che qualcuno riconosca il tuo impegno, la tua professionalità. È necessario che tu possa avere coscienza di poter vivere la tua vita senza dipendere economicamente da altri, che siano i tuoi genitori o il tuo partner. Non vorrei sembrare venale, ma quando il tempo comincia a indicare sulla tua carta d'identità che non sei più sufficientemente giovane, è inevitabile pensare alla tua indipendenza. Il giornalismo è una parte di me di cui non potrei fare a meno. Per quanto mi sforzassi di sopprimerlo, riemergerebbe insistentemente, fino ad avere la meglio su tutto. Ma, per come stanno le cose in questo momento, pretende 100 da me e mi restituisce soltanto 10. Un abisso, con cui devo fare i conti giornalmente, tra bollette da pagare e qualche sfizio da voler soddisfare. Prima di iniziare quest'avventura, ripetevo sempre a me stessa che non avrei mai rinunciato a realizzare questo mio sogno; che anche ad ottant'anni avrei cercato di tramutarlo in realtà. Per fortuna non ho dovuto aspettare così tanto! Eppure, ora che l'ho avverato, ho capito che non posso aspettare ottant'anni per avere una casa tutta mia, per avere dei figli a cui poter assicurare un futuro sereno, per constatare che i miei studi hanno portato buoni e tanti frutti. Non posso più aspettare. Non sto rinunciando, ma semplicemente ho deciso di allargare i miei orizzonti. Verso dove non mi è del tutto chiaro. Intanto il primo passo l'ho appena fatto: voglio anche altro.